LA TRANSVENDEMMIA, 1991 

LA TRANSVENDEMMIA, solo exhibition/event, Villa Inferno di Cervia, Italy, 5-6/10/1991 

Dopo l’indigestione di Transavanguardia degli anni ottanta mi sembra giusto inaugurare gli anni novanta riprendendo il ‘discorso’ concettuale abbandonato alla fine degli anni settanta, ma ‘annegato' in modo poco serio in una serie di dipinti ‘astratti’, esposti in una vigna, in attesa della nuova ‘vendemmia’… W.G.1991

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"Like today, on the afternoon of 30 years ago, I inaugurated my craziest personal exhibition, at Villa Inferno in Cervia. A personal exhibition on the most exposed row of vines on the road, owned by a local family. I did not know anyone from that family. I simply had the idea of putting on an exhibition entitled 'Transvendemmia', to ironically celebrate the splendour of a period, the 1980s, in which five Italian artists (those of the Transavanguardia movement) and a critic (Achille Bonito Oliva) shared practically all the interest of the art world of the time. Villa Inferno was a few kilometres from Rimini, and I chose it because at that time I was obsessed with the absurd names of Italian places (to tell the truth, it's a fixation that has never waned...). I went to visit it, I saw the vineyard on the side of the road, I stopped and, incredibly, I had the courage to go to the farmer and explain to him that I would have liked to exhibit my works (a series of tempera on canvas entitled 'Antimatter', which I was doing at that time) using his first row of vines as if it were the normal wall of an art gallery, for a couple of days. The owner of the vineyard was fantastic, because he didn't flinch and said there was no problem. And so with him, his wife and young daughter (all very amused by my madness), we spent the two days of the exhibition/event. Unfortunately, at the time there was no Internet (or at least it was still used by very few), it would have cost me too much to set up a press office, and there wasn't even too much time between the idea and its realisation, so the public was limited to friends and people passing by on the street, who found themselves in their cars (or tractors) practically passing through the exhibition. I did, however, produce a brochure on recycled paper, paid for by a non-existent Cantina Sociale di Villa Inferno, a sponsor I had also invented…" (W.G. 5th of October 2021)

"Come oggi, nel pomeriggio di 30 anni fa, inauguravo la mia più folle mostra personale, nella località di Villa Inferno di Cervia. Una personale realizzata sul filare più esposto alla strada di proprietà di una famiglia locale. Io non conoscevo nessuno di quella famiglia. Avevo semplicemente l’idea di realizzare una mostra dal titolo ‘Transvendemmia’, per celebrare ironicamente i fasti di un periodo, quello degli anni ottanta, in cui cinque artisti italiani (quelli della Transavanguardia) e un critico (Achille Bonito Oliva) si erano spartiti praticamente quasi tutto l’interesse del mondo dell’arte di allora. Villa Inferno era a pochi chilometri da Rimini, e lo scelsi perché in quel periodo ero fissato con i nomi assurdi delle località italiane (a dire il vero è una fissazione mai tramontata...). Andai a visitarlo, vidi la vigna a bordo strada, mi fermai e, incredibilmente, ebbi il coraggio di andare dal contadino per spiegarli che mi sarebbe piaciuto esporre le mie opere (una serie di tempere su tela dal titolo ‘Antimateria’, che stavo realizzando in quel periodo) utilizzando il suo primo filare della vigna come se fosse la normale parete di una galleria d’arte, per un paio di giorni. Il padrone della vigna fu fantastico, perché non fece una piega e disse che non c’erano problemi. E così con lui, la moglie e la sua giovane figlia (tutti molto divertiti dalla mia follia), passammo i due giorni della mostra/evento. Purtroppo all’epoca non esisteva internet (o almeno era utilizzato ancora da pochissimi), fare ufficio stampa mi sarebbe costato troppo, e non c’era stato nemmeno troppo tempo tra l’idea e la realizzazione, così il pubblico fu limitato agli amici e a chi passava per quella strada, che si ritrovava in auto (o con il trattore) a passare praticamente dentro la mostra. Realizzai però autonomamente una brochure su carta riciclata, pagata da un una inesistente Cantina Sociale di Villa Inferno, sponsor inventato anche quello da me…" (W.G. 5/10/2021)

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