Werther Germondari, NUTRIRE L'ARTISTA, solo exhibitions, OGA, 30/10-6/11 2015

In omaggio alla chiusura dell'Expo di Milano ‘Nutrire il Pianeta’ Werther Germondari presenta una personale dal titolo ‘Nutrire l’Artista’, in cui esporrà una selezione e documentazione di lavori realizzati negli ultimi trent’anni, in cui sono presenti le tematiche del cibo e dell’alimentazione.

Queste le opere in mostra, in ordine cronologico: Silos, fotografia in bianco e nero del 1983. Una documentazione dall’installazione/evento Trap-TV, ‘esperimento’ realizzato in Olanda nel 1994, in cui un topo poteva scegliere tra due trappole in cui erano presenti rispettivamente il formaggio vero e quello ‘trasmesso’ in televisione. Molto intelligentemente il topo prese il formaggio vero e andò a mangiarlo davanti alla televisione. Delle immagini dalla serie fotografica Panca Popolare Italiana, realizzate tra il 2000 e il 2002, già presentate alla Triennale di Fotografia di Odense (Danimarca) nel 2003. Una documentazione della video-performance Making Love: Foreplay (Facendo l’amore: i preliminari) in cui Veruska Cattelan prepara un prosciutto per arrivare all’affettatura vera e propria (eliminazione dell’osso, ecc.). Tale azione, compiuta dalla performer nuda, diviene metafora della fase iniziale dell’atto amoroso, notoriamente più apprezzato dalle donne che dagli uomini, che tendono ad arrivare più velocemente al sodo (in questo caso alla prima fetta). Cannibal’s Commercial, spot pubblicizzante barattoli di carne umana che è stato realizzato insieme a Maria Laura Spagnoli per lo spettacolo teatrale ‘Giochi di Manodi Furio Bordon, messo in scena all’Ostadetheater di Amsterdam nel 2005. Come installazione quest’ultimo lavoro ha ricevuto una menzione speciale al Premio DAMS di Bologna nello stesso anno. Un’immagine dalla performance L’Artista de Gastro Pretorio, del 2007. Cibo d'Artista, del 2010, omaggio alla ‘Merda d’Artista’ di Piero Manzoni (e in quanto tale vuole proprio essere simbolicamente il cibo che porta a realizzare quest’ultima...) Come per le 90 scatolette di Piero Manzoni, anche in questo caso sono stati realizzati 90 multipli. Infine, sarà presente una piccolissima documentazione su RIS8, performance ‘in salsa dadaista’ realizzata nel 2010 insieme a Maria Laura Spagnoli, all’interno della cena/evento di più artisti ‘White Niggers Dinner’: “in una cena senza cibo i RIS, prima in bianco, ne cercano ogni possibile piccola traccia e, in mancanza di sufficienti quantità, si adoperano per divenire almeno RIS8...”. 


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